Domenica 08 Agosto 2021
Santa Teresa Benedetta della Croce
Edith Stein nasce a Breslavia, capitale della Slesia prussiana, il 12 ottobre 1891, da una famiglia ebrea di ceppo tedesco. Allevata nei valori della religione israelitica, a 14 anni abbandona la fede dei padri divenendo agnostica.
Studia filosofia a Gottinga, diventando discepola di Edmund Husserl, il fondatore della scuola fenomenologica.
Ha fama di brillante filosofa.
Nel 1921 si converte al cattolicesimo, ricevendo il Battesimo nel 1922. Insegna per otto anni a Speyer (dal 1923 al 1931).
Nel 1932 viene chiamata a insegnare all’Istituto pedagogico di Münster, in Westfalia, ma la sua attività viene sospesa dopo circa un anno a causa delle leggi razziali.
Nel 1933, assecondando un desiderio lungamente accarezzato, entra come postulante al Carmelo di Colonia. Assume il nome di suor Teresa Benedetta della Croce.
Il 2 agosto 1942 viene prelevata dalla Gestapo e deportata nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau dove il 9 agosto muore nella camera a gas.
Nel 1987 viene proclamata Beata.
E’ canonizzata da Giovanni Paolo II l’11 ottobre 1998.
Nel 1999 viene dichiarata, con S. Brigida di Svezia e S. Caterina da Siena, Compatrona dell’Europa.
Un pugnetto di cenere e di terra scura passata al fuoco dei forni crematori di Auschwitz: è ciò che oggi rimane di S. Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein; ma in maniera simbolica, perché di lei effettivamente non c’è più nulla. Un ricordo di tutti quegli innocenti sterminati, e furono milioni, nei lager nazisti. Questo piccolo pugno di polvere si trova sotto il pavimento della chiesa parrocchiale di San Michele, a nord di Breslavia, oggi Wroclaw, a pochi passi da quel grigio palazzetto anonimo, in ulica (via) San Michele 38, che fu per tanti anni la casa della famiglia Stein. I luoghi della tormentata giovinezza di Edith, del suo dolore e del suo distacco.
Sulla parete chiara della chiesa, ricostruita dopo la guerra e affidata ai salesiani, c’è un arco in cui vi è inciso il suo nome. Nella cappella, all’inizio della navata sinistra, si alzano due blocchi di marmo bianco: uno ha la forma di un grande libro aperto, a simboleggiare i suoi studi di filosofia; l’altro riproduce un grosso numero di fogli ammucchiati l’uno sopra l’altro, a ricordare i suoi scritti, la sua produzione teologica. Ma cosa resta veramente della religiosa carmelitana morta ad Auschwitz in una camera a gas nell’agosto del 1942?
Certamente, ben più di un simbolico pugnetto di polvere o di un ricordo inciso nel marmo. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la sua vicenda è balzata via via all’attenzione della comunità internazionale, rivelando la sua grande statura, non solo filosofica ma anche religiosa, e il suo originale cammino di santità: era stata una filosofa della scuola fenomenologica di Husserl, una femminista ante litteram, teologa e mistica, autrice di opere di profonda spiritualità, ebrea e agnostica, monaca e martire; “una personalità – ha detto di lei Giovanni Paolo II – che porta nella sua intensa vita una sintesi drammatica del nostro secolo”.
Elevata all’onore degli altari l’11 ottobre 1998, la sua santità non può comprendersi se non alla luce di Maria, modello di ogni anima consacrata, suscitatrice e plasmatrice dei più grandi santi nella storia della Chiesa. Beatificata in maggio (del 1987), dichiarata santa in ottobre, entrambi mesi di Maria: si è trattato soltanto di una felice quanto fortuita coincidenza?
C’è in realtà un “filo mariano” che si dipana in tutta l’esperienza umana e spirituale di questa martire carmelitana. A cominciare da una data precisa, il 1917. In Italia è l’anno della disfatta di Caporetto, in Russia della rivoluzione bolscevica. Per Edith il 1917 è invece l’anno chiave del suo processo di conversione. L’anno del passo lento di Dio. Mentre lei, ebrea agnostica e intellettuale in crisi, brancola nel buio, non risolvendosi ancora a “decidere per Dio”, a molti chilometri dall’università di Friburgo dov’è assistente alla cattedra di Husserl, nella Città Eterna, il francescano polacco Massimiliano Kolbe con un manipolo di confratelli fondava la Milizia dell’Immacolata, un movimento spirituale che nel suo forte impulso missionario, sotto il vessillo di Maria, avrebbe raggiunto negli anni a venire il mondo intero per consacrare all’Immacolata il maggior numero possibile di anime. Del resto – e come dimenticarlo? – quello stesso 1917 è pure l’anno delle apparizioni della Madonna ai pastorelli di Fatima. Un filo mariano intreccia misteriosamente le vite dei singoli esseri umani stendendo la sua trama segreta sul mondo.
Sante Messe e momenti di preghiera nella settimana
Agosto
SANTO ROSARIO OGNI GIORNO DA LUNEDI’ A VENERDI ALLE ORE 18.00 IN CHIESA |
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QUESTA SETTIMANA LA SANTA MESSA DELLE ORE 08.00 NON SARA’ CELEBRATA |
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Lunedì |
09 | Ore 8,00 | Ufficio delle letture e Lodi mattutine |
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Ore 18,30 |
consorelle defunte F.D.Z def. Tripoli Samuele (7° Ann.) - def. Rita def. Babetto Giancarlo e Fam. - def. Boaretto Claudio |
Martedì |
10 |
Ore 8,00 |
Ufficio delle letture e Lodi mattutine |
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Ore 18,30 |
def. Sartori Giovanni (Ann.) - def. Garbin Franca def. Piccolo Ettore |
Mercoledì |
11 |
Ore 8,00 |
Ufficio delle letture e Lodi mattutine |
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Ore 18,30 |
def. Zella Giuseppe – def. Zilio Sergio def. Rubin Maria Rosetta |
Giovedì |
12 |
Ore 8,00 |
Ufficio delle letture e Lodi mattutine |
Dalle ore 16,00 fino alle ore 18,30 |
Adorazione Eucaristica e
Confessioni |
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Ore 18,30 |
deff. Tono Ermenegilda e Dainese Romano def. Tramarin Achille |
Dalle ore 19,30 fino alle ore 22,00 |
riprende Adorazione Eucaristica |
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Venerdì |
13 |
Ore 8,00 |
Ufficio delle letture e Lodi mattutine |
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Ore 18,30 |
per la comunità |
Sabato |
14 |
Ore 19,00 |
43° annivesario di matrimonio di Sbabo Fiorenzo e Abiendi Giuseppina. deff. Fam. Abiendi e Sbabo – deff. Turrini Lina, Rita, Laura deff.Cavinato Mario e Letizia - deff. Baldin Giuseppe e Fam.
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Domenica |
15 |
Ore 08,00 |
per la comunità |
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Ore 10,00 |
per la comunità |
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Ore 19,00 |
deff. Marongiu Arturo e Caterina |
Agenda della comunità
SER.MIG: Servizio Missionario Giovani
Una proposta di condivione, fraternità e preghiera ci viene dall’arsenale della pace di Torino per i giorni 9-14 agosto. Con alcuni giovani saremo anche noi presenti alla proposta con il desiderio di raccogliere semi di pace e diventare segni di pace.
“Sta per arrivare anche per noi il tempo opportuno, il nostro Kairòs!
Dal 6 al 10 settembre per i ragazzi dell’iniziazione cristiana ci saranno le mattinate della comunità. Dal 20 agosto ulteriori dettagli e informazioni. A presto!
Gli educatori
SABATI d’ESTATE
le nostre comunità sorelle di Altichiero e Sacro Cuore
in collaborazione con le associazioni
PROPONGONO
momenti di famiglia da vivere insieme durante l’estate.
Sabato 21 agosto
► NOTE D’ ESTATE
SACRO CUORE
con i grandi successi dei cantautori Italiani e stranieri
Sabato 28 agosto
► CINEMA ALL’APERTO
Altichiero
“Un divano a Tunisi”
Un film di Manele Labidi Labbé .Con Golshifteh Farahani, Majd Mastoura Mastoura, Aïsha Ben Miled, Feryel Chammari, Hichem Yacoubi, Ramla Ayari, Moncef Anjegui Commedia, Ratings: durata 87 min. - Tunisia, Francia 2019. - NECESSARIA PRENOTAZIONE
Sabato 4 settembre
► PANINI IN PIAZZA
Altichiero
NECESSARIA PRENOTAZIONE