Dalla costruzione del Tempio del Sacro Cuore ai giorni nostri
Il 6 gennaio 1958, le famiglie delle otto contrade della parrocchia offrono, ciascuna, una lampada votiva che, oltre ad essere ornamento del Presbiterio, avevala funzione di ardere giorno e notte per ricordare continuamente ai fedeli il Cuore Santissimo di Gesù. Nel marzo dello stesso anno è costruito accanto alla Casa-canonica un edificio per la formazione sociale. Questo nuovo ambiente sano, moderno e accogliente fu punto d’incontro per tutti i giovani e gli adulti della comunità per un momento ricreativo e costruttivo. Inaugurato durante la festa di San Giuseppe dall’Assistente Provinciale dell’A.C.L.I. Don Orfeo Pennello e dal Presidente Provinciale di quest’Associazione, On. Ferdinando Storchi, in esso trovò posto la sede dell’Associazione Cattolica Lavoratori Italiani. In aprile è sistemato il piazzale antistante al Tempio e l’ambiente circostante fu decorato con piante ornamentali, aiuole e siepi sempreverdi, il tutto chiuso da una recinzione. Alla fine del mese mariano avvenne la benedizione del nuovo altare marmoreo in onore dell’Addolorata, compatrona della parrocchia, eseguito su disegno dell’architetto Bonato; nel Natale dello stesso anno sono inaugurate le vetrate marmoree del Tempio: in marmo di Carrara, scelte sempre dal su menzionato architetto: trasparenti, dello spessore di un centimetro, coprono una superfice di trecento metri quadri. Il 10 maggio 1960, è benedetta la nuova statua di San Giuseppe, offerta dai “Giuseppe” e da altre buone persone della parrocchia e il nuovo altare marmoreo di San Giuseppe, offerto dalla Famiglia Colpi Avv. Domenico in memoria del figlio Emilio. In settembre, è benedetta la statua di Maria Bambina offerta da una pia persona. Il 2 aprile 1961 è inaugurata la nuova pavimentazione di marmo del Tempio, di mille metri quadri di superficie. Il progetto è sempre dell’Architetto Bonato che, per l’occasione, sceglierà un lastricato di un bellissimo botticino classico, con toni che vanno dal verde alpi, al bianco Losa e con toni del rosso Verona. Nel giugno dello stesso anno, è inaugurato un nuovo campo sportivo per la gioventù, su quattromila cinquecento metri quadri di terreno di recente acquisto. Durante la Pasqua 1962, sono inaugurate e benedette le cinque vetrate interne della facciata del Tempio, in marmo rosa del Portogallo, offerte dalla signora Jole Brighenti in Colpi. Nel giugno dello stesso anno, viene benedetta la nuova statua di Sant’Antonio offerta dagli “Antonio” e da molti devoti del Santo: alta un metro e sessantacinque centimetri, venne costruita a Ortisei dallo scultore Perathoner. Con un concerto inaugurale, il 16 novembre 1963, è presentato alla comunità l’organo acquistato dalla ditta Organaria di Padova, con nove registri e consolle nuova. Nel dicembre dello stesso anno è inaugurato il nuovo altare marmoreo di Sant’Antonio offerto alla memoria di Giuliano Marcolin. Durante la Pasqua del 1965, sono installati nel Tempio due nuovi confessionali a tre porte chiuse. Il 18 settembre 1966, dal bar A.C.L.I. si ricava un negozio che è adibito a cartolibreria e pochi giorni più tardi, alla presenza del Vescovo, del Sindaco e di molte altre autorità è solennemente inaugurato il patronato maschile i cui lavori furono iniziati il 3 gennaio 1966. Nel dicembre dello stesso anno sarà inaugurata la Cripta del Tempio, che servirà per conferenze, come cinema e oggi è usata come Cappella per i ritiri spirituali. Il 29 giugno 1967 le donne della comunità, in occasione dell’onomastico del parroco, offrono le due pile marmoree per l’acqua santa del Tempio e nel Natale dello stesso anno la Chiesa è arricchita da quaranta nuovi banchi. Il 3 giugno 1968, la parrocchia partecipa alle nozze d’argento sacerdotali del parroco con la tinteggiatura del Tempio e del patronato e all’inizio dell’anno successivo si eseguono i lavori di lucidatura a piombo del pavimento e applicati gli inginocchiatoi di gomma piuma sui banchi del Tempio. Tra il giugno e il settembre del 1969, è costruito il secondo piano sopra la casa A.C.L.I. da cui si ricavano quattro aule e servizi collegati con le cinque aule del Patronato e date in affitto al Comune come succursale della Scuola Media “Morgagni”. Nel giugno del 1970, è annunciato l’acquisto-donazione della Casa Alpina a Colle Santa Lucia, solennemente inaugurata dal Vescovo Bortignon; taglio del nastro da parte del Sindaco della cittadina, Onorevole Colleselli e con la presenza di oltre seicento parrocchiani, giunti nella località montana con sei pullman e ottanta auto private. Nell’ottobre 1970, è aperto un nuovo campo sportivo di calcio su un terreno preso in affitto dalle Suore, mentre nel gennaio del 1972 è inaugurato il nuovo impianto di riscaldamento del Tempio con sei moderni aerotermi. Nel giugno dello stesso anno, alcuni capofamiglia si riuniscono nella Cripta dei cosa? e propongono l’acquisto di un lotto di 700 metri quadri di terreno fabbricabile, per il completamento dell’area del Patronato. Nel settembre 1972, è inaugurata la nuova gradinata del Tempio in marmo travertino e l'illuminazione del campo di Calcio attiguo al Patronato. L’ anno successivo viene sostituita la caldaia del riscaldamento del Patronato e della Chiesa. Il 31 ottobre 1974 è terminato l’edificio denominato “ casa anziani” che verrà occupato da persone sole e disagiate: composto da sei appartamentini e due ampi locali al pianterreno dove trovarono ubicazione l’Ufficio Postale e la Sala Anziani per le riunioni parrocchiali. Il 18 agosto 1979, Don Paolo Rosso scompare prematuramente lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei fedeli e dopo un paio di mesi, con semplice cerimonia, avviene l’ingresso del nuovo Parroco Don Giuseppe Bragagnolo; nel periodo di transizione la Parrocchia è retta dal Dehoniano Padre Alfredo Pozzobon. Nel 1981, l’impianto termico è ulteriormente modernizzato con l’installazione di una nuova Centrale Termica a gas metano. Il 31 ottobre 1982 è posta all’interno della Chiesa una lapide-ricordo del XXV anniversario della benedizione e si conclude la cosiddetta “operazione tegola”, che consisteva nella riparazione e ripassatura del tetto del Tempio. Nel maggio del 1985, in occasione del venticinquesimo anno di sacerdozio del Parroco, si realizzano i lavori detti “operazione sicurezza” consistenti nell’apertura delle porte laterali del Tempio e nella costruzione di una rampa per facilitare l’ingresso ai disabili, agli anziani e ai bambini; si concludono anche i lavori di sistemazione del cortile interno. Nell’anno 1988, si ristrutturano i locali del Patronato con la realizzazione del Centro Parrocchiale, ricavando un’ampia Sala per le conferenze, un locale giochi e il bar. L’anno successivo viene sistemata la Cripta della Chiesa, per essere adibita a Cappella nel periodo invernale e per celebrazioni particolari. Nel 1990 si festeggia il 50° anniversario della costituzione della parrocchia; l’arcivescovo Antonio Mattiazzo partecipa alla dedicazione della chiesa e dell’altare: è’ il culmine di un cammino di riflessione e di preghiera per tutta la comunità. Su progetto dell’Architetto Eugenio Baratto è realizzato il nuovo presbiterio e il fonte battesimale, secondo le indicazioni della riforma liturgica del Concilio Ecumenico Vaticano II. Nell’anno 1994 sono installate le nuove finestre sotto le navate, realizzate in vetro opalescente bianco con legatura di piombo. Nell’ottobre dell’anno successivo è salutato e ringraziato Don Giuseppe, chiamato dal vescovo nella Parrocchia di Saccolongo. Il 15 ottobre è accolto il nuovo parroco Don Vittorio Gobbin, proveniente dalle Grazie di Este. L’immissione a possesso è stata fatta da Don Giuseppe, per espresso desiderio di Don Vittorio. Durante l’anno 1996 sono montati due nuovi ampi confessionali, di fianco alle porte laterali d’ingresso e l’anno successivo si svolge il grande evento della Missione Cittadina: due settimane di predicazione sulla Parola di Dio, animate da otto predicatori.
Il 19 aprile del 2009, ottava Domenica di Pasqua, viene inaugurato un nuovo e bellissimo organo proviene dalla vicina Svizzera; più precisamente da una piccola località nei dintorni di Zurigo, Kilchberg e opera della ditta Metzler nel 1948. L’installazione di questo dispositivo dalle sublimi sonorità, sicuramente aiuterà i momenti liturgici e culturali dell'ambiente presbiteriale: la prima che cosa? riguarda alcuni aspetti strutturali con la realizzazione di un nuovo pavimento ligneo per la sistemazione dell’organo e l’innalzamento della parte anteriore della cassa armonica di contenimento, una diversa posizione delle canne metalliche di facciata e modifiche importanti per garantire un miglior flusso del vento a tutto il dispositivo.
Nella primavera del 2010 iniziano i lavori di un edificio accanto al campo spportivo, per la realizzazione di un piccolo locale adibito a spogliatoio.