SPAZI DI CARITÀ E DI ACCOGLIENZA

 

La voce del presidente dell’associazione Elisabetta d’Ungheria

 

Durante il nostro ventottesimo anno di attività nel servizio con i nostri fratelli senza dimora, ci siamo trovati in gravi difficoltà, dovute al mancato rinnovo per l’utilizzo degli spazi dove avevamo il dormitorio per ragioni di sicurezza, e alla mancanza di disponibilità di spazi altri da parte delle organizzazioni da noi interpellate, ci faceva temere il peggio. Quando ormai, anche lo sperare nella Provvidenza sembrava inutile, ecco apparire don Daniele alla nostra porta. Una sera d'inverno, assieme a Sonia del consiglio Pastorale, ci vennero a trovare presso la comunità di S. Carlo dove avevamo a disposizione un salone adibito ad accoglienza notturna. Da lì la Vostra Comunità ci propose, come testimonianza del Vangelo nel servizio al Povero, di usufruire dell'appartamento di sua proprietà al civico 20.  Dopo aver effettuato le pratiche burocratiche, eccoci pronti per vedere nascere nella Vostra Comunità la nostra nuova casa di accoglienza "Casa Elisabetta". Abbiamo potuto vivere, grazie a voi, il nostro 29 esimo anno di attività, da febbraio a maggio 2017, e iniziare il 30esimo anno, a Novembre 2017. Con il cuore siamo a ringraziare la Vs comunità che ci ha dato un appartamento in grado di avere 14 posti letto, che dà la possibilità di ospitare circa una quarantina di persone per anno, dando loro un riparo e un luogo sicuro dove poter sentirsi "Casa". Con alcuni di loro, grazie ad un posto sicuro e al lavoro di tutti i Volontari e le istituzioni civili, è stato, e speriamo sarà possibile creare dei " percorsi" di reintegro in società, partendo da Casa Elisabetta e passando poi per il nostro progetto di seconda accoglienza "In cammino con il Samaritano". È stato bello vedere come, alcune famiglie della vostra comunità si siano rese disponibili chi nel preparare delle cene, per i nostri ospiti da consumare in Casa Elisabetta, chi invece si è messo a disposizione per far volontariato in modo attivo presso la nostra struttura, come volontario e volontaria serale. Nella vostra comunità, con il Consiglio Pastorale e il parroco, si è instaurato un rapporto di fiducia e di amicizia profondo e collaborativo, qualità che sono difficili da trovare ai giorni nostri. Noi come associazione, apriamo le nostre braccia a chiunque di voi voglia venire a vedere, vivere o a fare servizio attivo di volontariato serale e notturno presso Casa Elisabetta, per restituirvi attraverso la felicità dell'incontro con chi è più sfortunato, tutta la gioia che voi avete dato a Noi. È bello per noi vedere questa reciprocità. É importante la testimonianza che la vostra comunità ha il CORAGGIO di dare a tutta la Città. Vivere Cristo nei e con i fratelli meno abbienti di noi è testimoniare la Vera presenza di Dio. Chissà se quasi due anni fa, quel "Povero Cristo" che ha chiesto, attraverso il vostro parroco, a tutti quanti voi un riparo dal freddo per poi sparire e dare vita a questo “segno”, chissà che non sia stato proprio Cristo che è venuto a incontrare ognuno di noi attraverso un semplice bussare alla porta e non solo del nostro Cuore.

 

Il presidente dell’associazione Elisabetta d’Ungheria

Alessandro Brunone

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