Era l’anno 1932.
Il paesello era piccolo davvero,
la Chiesa parrocchiale era ad Altichiero.
La gente di qui sempre li si doveva arrecare,
doveva molto camminare.
Per la Messa domenicale,
per un battesimo o un funerale,
per le funzioni e confessioni,
per matrimoni, cresime e comunioni.
Passava ogni giorno di qui,
per assistere agli ammalati delta clinica di Altichiero
Don Giacomo Ronzani, prete altruista, buono e vero,
che problemi del/a gente
non restava indifferente.
Qualche momento lo rubava,
e con la gente di qui parlava
Ascoltava il giovanetto
che ad Altichiero arrivava in quattro e quattr’otto.
Sentiva anche il bambino,
che per lui era lungo quel cammino.
Dava ascolto anche a//a vecchietta,
che desiderava tanto vicina una chiesetta,
fosse anche una piccola baracchetta.
Per riunirsi a pregare
e i precetti soddisfare,
senza tanto camminare.
Ogni anno che passava,
sempre più si preoccupava
perché le sue gamba stanche,
più non la portava.
Sentite le necessità di questa gente,
che non era affatto esigente,
Don Giacomo Ronzani si dette da fare
e con il Vescovo andò a parlare.
Il Vescovo, sentito che la gente di questo paese,
non aveva tante pretese,
acconsentì e diede il permesso.
La gente felicissima del successo,
con tanto amore e impegno,
eresse una baracca di legno.
In questa zona non c’era fabbricato,
che fosse più caro e apprezzato,
di quella semplice baracchetta,
che serviva da chiesetta.
Tutti si dettero da fare,
per poterla subito addobbare.
Finalmente funzionava,
e la Messa si ascoltava.
Riunita questa gente,
dal profondo del loro cuore,
loda va, pregava e ringraziava il Signore.
Fuori soffiava il vento e la bufera,
ma questi cristiani erano tanto felici,
e uniti in un’unica preghiera
La baracca durò otto anni,
ma la speranza di questi cristiani
era, che una nuova parrocchia sorgesse domani.
Se per fare una nazione ci vuole una bandiera,
per una nuova parrocchia,
basta una baracca, resa luogo di preghiera.
Quella gente invano non ha sperato,
Nel 1940 il suo sogno si è avverato.
Costruì con i mattoni una chiesetta, con tanta economia.
Il vescovo allora,
alla nuova parrocchia diede il via.
Siccome era nata nella semplicità
povertà e amore,
la dedicò con entusiasmo e gioia al Sacro Cuore.
Questa è la storia di un paese.
che ha sperato e ottenuto una parrocchia senza pretese.
Dedicata con tutto il suo amore,
a chi più la capiva, al Sacro Cuore.
Quest’anno ricorre il cinquantesimo
anniversario della nascita.
Amici della baracca, quelli della chiesetta e quelli del Tempio,
ora siamo in tanti che hanno visto la sua crescita.
Tutti insieme festeggiamo,
questo grande evento,
con tanto fervore,
innalziamo tutti insieme,
un canto, una preghiera, un ringraziamento,
al Sacro Cuore.
Natalina Morandin
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- Pubblicato: 01 Novembre 2014
- Creato: 01 Novembre 2014
- Ultima modifica: 02 Novembre 2014