Quando da lontano vedo dall’autostrada o dalla superstrada il Tempio del Sacro Cuore che mi appare in tutta la sua maestosità, il pensiero corre a quei dieci anni vissuti in quella Chiesa, tra quelle Comunità e in particolare alla figura del Parroco Don Paolo Rosso che ha speso la maggior parte del suo ministero Sacerdotale come Pastore, sottolineando la centralità di quel Tempio
Come la Casa delle case, come il Focolare dei focolari che riassume in sé tutta la vita di una Comunità credente Cristiana.-
Quel Tempio e il complesso parrocchiale riflettono la personalità di un Sacerdote Don Paolo, che ha cercato, senz’altro, di esprimere nella sua vita la spiritualità dell’Apostolo delle Genti.
Egli consacrato Sacerdote nel 1943, fu mandato al Sacro Cuore come Parroco nel 1951 e vi rimase fino all’agosto nel 1979, quando il Signore lo chiamò a Sé non ancora sessantenne.
Ebbe una vita intensa vissuta totalmente per il bene della sua Parrocchia.
Non basta fermarci alle opere materiali realizzate, che solo queste sono un miracolo della Provvidenza, nella quale Don Paolo credeva fermamente, una Provvidenza che lo apriva ad una grande speranza alimentata da una sconfinata Fede e da una grande Carità. Portava nel suo cuore una laboriosità che metteva in movimento tutte le risorse umane a disposizione.
Aveva un temperamento tenace, che non si lasciava influenzare da consiglieri troppo prudenti. Sembrava dire:”non abbiate paura, l’aiuto non verrà mai meno purché sappiamo meritarlo”.
A questo punto viene alla ribalta la sua Fede che si esprime nel suo abbandono al Cuore di Gesù “Sacro Cuore di Gesù confido in voi”. Una fede che seppe trasmettere alla Comunità e in particolare alle persone che le erano più vicine le quali percepivano la sua retta intenzione e la sua Carità.
Un amore per gli altri che si manifestava attraverso le opere di bene verso i Missionari.
Ricordiamo tutti le grandi giornate che abbiamo celebrato con entusiasmo per le raccolte fatte in occasione della Giornata mondiale missionaria, quando venivano portate in ogni casa le buste e poi, con i ragazzi e i giovani, in una organizzazione folcloristica, veniva fatta la raccolta.
Don Paolo era convinto che quello che era dato per le Missioni o per le opere di misericordia ritornava centuplicato.
Da ricordare ancora il suo entusiasmo nelle Solennità Liturgiche con le predicazioni straordinarie, Ritiri Spirituali.
Tempo di Natale - Settimana Santa - .
Viveva con entusiasmo le Sante Messe Solenni animate dal canto della Corale accompagnato dall’organo.
Sono certo che il suo ricordo rimarrà per tutti in Benedizione.
Valente Don Silvano
Lettera di Valente don Silavano.doc
da parrocchia Mosson - 2 giu. 2007 –fax 0445 880002
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- Pubblicato: 01 Novembre 2014
- Creato: 01 Novembre 2014
- Ultima modifica: 01 Novembre 2014