Inizio queste righe ricordando una visita che feci ad Augusto Paccagnella nel pomeriggio del giorno di Pasqua del 1986 assieme ad Olivo Spolaore in quel di San Giovanni in Monte dove Augusto si trova come ospite in una casa di soggiorno per anziani. In quell’occasione gli parlammo del giubileo che celebreremo nel 1990 stimolandolo a scrivere le sue “memorie” sulla vita al Sacro Cuore.

Chi è Augusto Paccagnella?  È stato una tradizionale figura di sacrestano!  Perché un articolo su “Gusto Campanaro”?...

Perché con questa cara persona, sempre presente e sempre disponibile la nostra Comunità ha vissuto molta parte della propria “storia “.

Augusto accettò la nostra proposta e, dopo una notte insonne, il giorno successivo si mise all’opera; il 25 ottobre 1987 in occasione dell’annuale incontro degli “amici della baracca” ci ha consegnato il suo manoscritto appena ultimato.

Il lavoro consiste di novantotto pagine cariche di “care memorie del passato”.

Mi ha commosso leggere l’ultima riga dell’ultima pagina dove a conclusione della sua ricerca ha scritto: “Sacro Cuore di Gesù confido in Voi - saluti a tutti”  (Il testo può essere consultato da chi lo desidera, basta chiederlo a Ivano o a Olivo).

Il contenuto di questo manoscritto è carico di tanto entusiasmo ed esprime la semplicità della persona che l’ha scritto, la quale, nel ricordare gli avvenimenti, mostra bene che i primi componenti della nostra Comunità erano persone “umili, generose e fiduciose nell’aiuto del Signore”.

Operai e contadini abitavano allora in questo “suburbio” di Padova, e si legge tra le note che le famiglie ricche erano solo due!

La storia raccontata da Augusto inizia dal 1927 e ricorda tutti i cappellani - preti - parroci - suore - e semplici laici che hanno lavorato per la nascita e la crescita della Parrocchia.

Una curiosità medita per molti è il ricordare che negli anni trenta,  Padre Leopoldo da Castelnuovo veniva spesso a fare visita ad un ragazzo handicappato; questo giovane abitava in “Tronco Morto” l’attuale via Istria dove ora c’è il fruttivendolo, e quando San Leopoldo dopo ogni visita usciva dalla sua casa i ragazzi lo aspettavano, parlavano e scherzavano con lui, qualcuno metteva dei sassetti nel suo “cappuccio” (la strada allora non era asfaltata e i sassi si trovavano facilmente; questo non dispiaceva a Padre Leopoldo che poi regalava un “Santino” a tutti).

Un passaggio molto bello è quello che ricorda le processioni del Sacro Cuore fatte alla sera nel mese di giugno, con i flambeaux in mano, nei quali Augusto descrive molto bene i vari preparativi che fedeli eseguivano perché il passaggio del “Santissimo” fosse reso solenne.

Palloncini alla veneziana, lumini colorati, si spargevano fiori, si cantava e pregava; vi assistevano molte persone provenienti da Altichiero, Pontevigodarzere, Limena, Arcella, Montà e dalla città. La Processione era accompagnata anche dal suono di una banda musicale.

Quest’anno, venerdì 22 giugno in occasione del 5Q0 della nostra Parrocchia, rivivremo la stessa manifestazione religiosa di allora lungo via Istria.

Vi aspettiamo numerosi e v’invitiamo a divulgare la notizia ad amici e conoscenti che un tempo abitavano al Sacro Cuore.

Nella seconda parte della Cronistoria è descritta la costruzione delle opere murarie: dalla “Baracca” al Tempio. - Anche in questo capitolo sono messe molto bene in evidenza la Fiducia e la Devozione a Sacro Cuore che animava gli abitanti della nostra comunità di allora grazie ai quali molte altre opere oltre alla Chiesa furono costruite.

I bambini, che rappresentavano l’unica ricchezza delle famiglie, erano spesso invitati alla Preghiera. I progetti e le vie del Signore sono e saranno sempre misteriosi.

Anno 1982 - Annuale “incontro” amici della Baracca.

La semplicità di vita, e l’amicizia fraterna di quell’epoca storica, ha fatto sorgere nel 1969 per iniziativa di un gruppo di parrocchiani e non, l’Associazione “Amici Della Baracca” che riunisce i Pionieri di questa Comunità; essi ogni anno si danno appuntamento per trascorrere assieme una giornata, e questo ritrovarsi permette loro di fare “Comunità” e fare comunità significa certamente avere la possibilità di ricevere,  ma anche di donare, di avere inoltre l’opportunità di dialogare ampiamente, spaziando piacevolmente dalla “Memoria al Futuro”.

Elencando i ricordi mi preme sottolineare che per me, che ho vissuto  quell’epoca, è bello e anche gratificante ricordare il passato; fare memoria di “ieri” ci aiuta ad affrontare il futuro e “futuro” è una Comunità sempre in cammino.

Ora la chiesa e le opere parrocchiali sono state costruite, non siamo più “bisognosi” quindi il cammino quotidiano della nostra Comunità dovrebbe concretizzarsi nella solidarietà vissuta nelle cose che facciamo, nella carità, in modo concreto, nella testimonianza come stile di vita e nell’amore verso il prossimo chiunque esso sia; qui mi sento di formulare una Proposta Giubilare:

Mettiamo al centro della nostra attenzione gli “ultimi” e i “lontani” della nostra comunità.

Prima di chiudere questa carrellata vorrei ricordare che Augusto è stato un “fedele” collaboratore di: Don Giacomo Ronzani, Don Ottavio  Levorato, Don Evaristo Romanato, Don Antonio Masiero, Don Cesare  Tellatin, Mons. Paolo Rosso e Don Giuseppe Bragagnolo; ha accompagnato Don Paolo e Don Giuseppe nella benedizione delle famiglie (lui le conosceva tutte, e a tutte voleva bene).

Verso la fine del suo mandato il Santo Padre l'ha “insignito” del titolo di Cavaliere del Santo Sepolcro, ricompensandolo per la sua dedizione e per l’amore che ha sempre manifestato verso la sua Chiesa; chi l'ha conosciuto sa con quanta passione egli ha svolto le sue mansioni.

Grazie Augusto che ha trasmesso questo tuo Amore per la chiesa contagiando anche chi oggi cura il nostro Tempio: suor Nives, che in nome di tutta la Comunità sente il dovere di ringraziare, per l’importante servizio che svolge. Un grazie vanno anche a Olindo e il gruppo donne del venerdì e a quante si rendono disponibili per la pulizia degli arredi sacri.

Dentro questa storia cresce una chiesa che cerca di costruire una presenza cordiale e seria di condivisione tra la gente.                                  

 

Ivano Sartori

Orario Sante Messe al Tempio

 

Giorni Feriali

Lunedì, Martedì e Mercoledì:

ore 8.00 e ore 18.30

 Giovedì e Venerdì: ore 18.30

Sabato: ore 19.00

Domenica

Sante Messe:

ore 8,00; ore 9,45; ore 19,00