Domenica 07 Marzo 2021
Sono le parole del salmo che molto spesso canto nel momento della reposizione del Santissimo Sacramento nel tabernacolo, ma non solo. Mi accorgo che le canticchio anche durante la giornata, in modo particolare quando lo smarrimento o la stanchezza cercano di prendere il sopravvento nelle mie giornate. Non per ritornare su un motivo già conosciuto, ma incontrando la comunità, mi rendo conto che lo sconforto in questo tempo bussa in maniera pesante alla porta delle nostre case. In questi frangenti di vita riconosco che la medicina più efficace contro lo smarrimento è il prendersi cura. Si, il prendersi cura, non solo della propria persona ma in modo particolare delle persone che ci camminano accanto. Ci sono alcuni aforismi riferiti a Madre Teresa di Calcutta che ci possono aiutare a camminare sulla strada maestra: “…quando ho un dispiacere, mandami qualcuno da consolare; quando la mia croce diventa pesante, fammi condividere la croce di un altro; quando sono povero, guidami da qualcuno nel bisogno; quando non ho tempo, dammi qualcuno che io possa aiutare per qualche momento; quando sono umiliato, fa' che io abbia qualcuno da lodare; quando sono scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare…”. Rifugiarsi nel Signore non significa chiudersi in uno sterile intimismo, innalzando barriere e chiudendosi dentro a roccaforti inespugnabili per difenderci dalle paure. Rifugiarsi nel Signore è metterci tra le braccia forti e sicure del Padre e portare con noi tutte le persone che nel cuore vivono ogni sorta di preoccupazione. E’ la Pasqua del Signore.
Tra qualche giorno celebreremo sacramentalmente la vittoria di Cristo sulla morte, in attesa della Sua venuta, quando lo vedremo non più come ora come in uno specchio, ma faccia a faccia, così come Egli è. Celebrare sacramentalmente la Pasqua di Gesù è vivere già ora la realtà della Resurrezione a cui siamo chiamati. Il prendersi cura di chi ci sta accanto è il concretizzarsi della Pasqua del Signore.
Nell’auguraci Buona e Santa Pasqua desidero augurare a tutti voi di vivere questo movimento centrifugo che ci porta a percorrere “ il centro e le periferie” della nostra vita, della realtà delle nostre famiglie, dell’oggi della nostracomunità, il centro e le periferie di questo mondo colpito dalla pandemia e da innumerevoli conflitti, ad occhi aperti capaci di farci incontrare, desiderosi di condividere le gioie e capaci di portare i pesi gli uni degli altri.
Buona e santa Pasqua a te alla tua famiglia a tutti coloro che porti nel cuore e a tutti coloro che non ami abbastanza anzi, in particolare a loro.
Il tuo parroco, don Daniele.
Aprile
Lunedì |
5 |
Ore 08,00 |
Ufficio delle letture e lodi |
Ore 09,30 | per le famiglie | ||
|
|
Ore 18,30 |
per gli ammalati |
Martedì |
6 |
Ore 15,30 |
per la comunità |
|
|
Ore 18,30 |
def. Baldin Giacomo; deff. Bilato Matteo – Frasson Ida |
Mercoledì |
7 |
Ore 15,30 |
per i perseguitati |
|
|
Ore 18,30 |
def. Peruzzo Domenico; def. Mietto Katia;def. Giuseppe |
Giovedì |
8 |
Ore 15,30 |
Per le vocazioni |
|
|
Ore 18,30 |
def. Fernando Formisano; def. Scarso Ivano; deff. Summonte e Martino; def. Cavraro Giuseppe |
Venerdì |
9 |
Ore 15,30 |
def. Civolani Giorgio (ann.) |
|
|
Ore 18,30 |
deff. Babetto Giancarlo e Genitori; def. Greggio Maria |
Sabato |
10 |
Ore 18,30 |
def. Piccolo Ettore; deff. Babetto Bruno e Rosa; deff. Sartori Giovanni e Zoe; def. Garbin Franca; def. Bilato federico (ann); |
Domenica |
11 |
Ore 08,00 |
per la comunità |
della |
|
Ore 9,30 |
per la comunità |
Divina |
|
Ore 11,00 |
per la comunità |
Misericordia |
|
Ore 18,30 |
per la comunità |
La festa della Divina Misericordia è stata istituita ufficialmente da Giovanni Paolo II nel 1992 che la fissò per tutta la Chiesa nella prima domenica dopo Pasqua. A Suor Faustina Kowalska Gesù ebbe a dire un giorno: "L'umanità non troverà pace, finché non si rivolgerà con fiducia alla divina misericordia" (Diario, p. 132). La divina Misericordia! Ecco il dono pasquale che la Chiesa riceve dal Cristo risorto e che offre all'umanità, all'alba del terzo millennio.
Giovanni Paolo II